Finanza

Borse, Milano chiude in netto rialzo dopo il tonfo: Ftse Mib +7,12%

di E. Capozucca e P. Ligammari

Borse, Milano chiude in netto rialzo dopo il tonfo: Ftse Mib +7,12%

Piazza Affari respira dopo la grande paura. Il Ftse Mib chiude l’ultima seduta della settimana più nera in netto rialzo: dopo il tonfo di giovedì il Ftse Mib ha fatto segnare un progresso del 7,12%, spinto dai chiarimenti arrivati dalla Bce sulla disponibilità ad acquistare Btp e dall’impegno a sostenere l’economia dei governi e della Ue, che ha assicurato la sospensione delle regole del patto di stabilità e garantito aiuti ai Paesi più esposti.

Le chiusure sulle Borse europee

Dopo il crollo di giovedì - il 12 marzo resterà nella storia della finanza come la peggior giornata di sempre - le Borse europee hanno raccolto positivamente la marcia indietro della Banca centrale europea dopo le sorprendenti dichiarazioni fatte dal numero uno Christine Lagarde.
Qui, l’andamento delle Borse in tempo reale e le quotazioni azionarie in diretta.
Agli aiuti promessi da Bce e Ue si somma peraltro l’annuncio della Germania di un «bazooka» da 550 miliardi per permettere alle imprese tedesche di affrontare l’emergenza. Ma il soccorso di istituzioni e governi europei non è riuscito del tutto a compensare i timori legati a una diffusione sempre più aggressiva del virus, tanto che i listini sul finale hanno rallentato, chiudendo in alcuni casi con guadagni frazionali. Così, le piazze europee fanno registrare rialzi contenuti: a Londra il Ftse 100 guadagna il 2,46%, a Parigi il Cac avanza dell’1,83% mentre Francoforte sale dello 0,77%. Positiva Wall Street.
Piazza Affari, stavolta la migliore, termina l’ultima seduta della settimana un rialzo del 7,12%, seppur lontano dal picco di +16% toccato durante la giornata sull’euforia del duo Bce-Ue. A dare una mano al Ftse Mib anche la Consob con lo stop alle vendite allo scoperto.
Su listino principale di Piazza Affari chiudono così tutti in positivo i titoli, molti con rimbalzi a doppia cifra come Bper (+22,4%), Recordati (+18,7%), Hera (+15,2%) e Banco Bpm (+15%). Tra i migliori anche Moncler (+14,2%) e Cnh (+12%).

Il recupero di Wall Street

Anche a New York chiusura in forte rialzo dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato lo stato d’emergenza per contrastare la diffusione del coronavirus. Gli indici hanno fatto registrare il maggior rally dal 2008. Il Dow Jones ha guadagnato il 9,37%, lo S&P il 9,28%, il Nasdaq il 9,34%. In questa settimana, il Dow ha perso il 10,4%, lo S&P 500 l’8,8%, il Nasdaq l’8,2%. Giovedì avevano fatto registrare il peggior calo dal 1987.

Lo spread Btp-Bund scende a quota 239 punti

Lo spread tra il Btp decennale e il corrispettivo del Bund tedesco si è «raffreddato» dopoi picchi toccati giovedì, fino a chiudere a 239 punti (oltre venti punti in meno rispetto al giovedì nero).
Sul fronte dei cambi, l’euro dopo una seduta in recupero è di nuovo in forte calo contro il dollaro e si porta a quota 1,107 (contro 1,124 alla vigilia) mentre sale verso la sterlina a 0,893 (0,886). Euro/yen a 118,91 (116,84).
Riduce la frenata il petrolio che scambia con il Wti su aprile a 31,2 dollari (-0,6%) e il Brent di maggio in calo a 33,18 dollari (-0,2%).

Borsa Milano: in una settimana persi 130 miliardi

Nonostante il rimbalzo di venerdì, con l’All Share che ha chiuso a +6,93%, Piazza Affari ha avuto una delle peggiori settimane della sua storia: nelle ultime cinque sedute di contrattazioni, complessivamente, la Borsa di Milano ha perso 130 miliardi di capitalizzazione. Dai 592 miliardi di valore complessivo di venerdì scorso, infatti, il listino italiano è passato a valerne appena 432 giovedì, per risalire oggi attorno a quota 462 miliardi. Se si allarga lo sguardo a tutte le ultime settimane, dai massimi di mercoledì 19 febbraio - quando Piazza Affari valeva 724 miliardi - sono circa 262 i miliardi bruciati, di cui la metà solo in questa settimana.

Gli indici europei e la Bce

Le Borse europee beneficiano anche della decisione della Consob italiana e dell’autorità spagnola della Borsa che hanno vietato le vendite allo scoperto. E delle parole del capo economista della Bce, Philip Lane, che ha precisato nel suo blog che la Banca centrale intende assicurare una «presenza robusta» sul mercato obbligazionario e ipotizzando un possibile taglio dei tassi, se necessario. Sullo sfondo resta il timore di una recessione globale a causa della pandemia di coronavirus.

Le parole della Bce

«Il Consiglio direttivo della Bce si riserva la possibile opzione di futuri tagli dei tassi d’interesse in caso di una stretta delle condizioni finanziarie o di minacce al nostro obiettivo d’inflazione nel medio termine», ha scritto il capo economista della Bce Philip Lane in un blog sul sito della Banca Centrale. A chi si chiede «perché, a differenza di molte altre banche centrali nelle ultime settimane, la Bce non ha abbassato i suoi tassi strategici», ricorda Lane, l’Eurotower ricorda che un simile intervento «è in genere più efficace se si prevede che sia persistente» la crisi da affrontare. La convinzione è che per quanto «veloce» sia questo choc «il nostro scenario di base è che sarà in definitiva temporaneo». «Di conseguenza - aggiunge - abbiamo concluso che la risposta più appropriata è un allentamento della posizione monetaria attraverso l’acquisto di attività aggiuntive e il notevole sostegno all’offerta di credito attraverso la revisione del programma TLTRO». Ovvero, garantire più liquidità al sistema. Lane comunque lascia la porta aperta a interventi sui tassi spiegando che «il Consiglio direttivo mantiene l’opzione di futuri tagli della politica tasso, se giustificato da un inasprimento delle condizioni finanziarie o da una minaccia al nostro obiettivo di inflazione a medio termine».

L’intervento di Visco (Bankitalia)

Dalla Bce «purtroppo c’è stata una difficoltà di comunicazione ma chiaramente è la sostanza che dobbiamo guardare. Le decisioni prese sono decisioni importanti finora sottovalutate dai mercati. Saranno pienamente comprese quando saranno messe in pratica», ha dichiarato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in un’intervista a Bloomberg Tv. La Bce, ha detto ancora il governatore, «se necessario agirà ancora». La prima risposta alla crisi», ha comunque ricordato Visco, derivante dall’emergenza coronavirus «è un ruolo che spetta ai governi».

Gentiloni: bene precisazioni Bce su Lagarde

«Credo abbia fatto bene Lagarde a precisare che la Bce è impegnata a ridurre i rischi di fragilità nelle economie Ue - ha commentato il commissario Ue Paolo Gentiloni commentando le parole della presidente della Bce - Questo è il compito della Bce, sono le decisioni che ci aspettiamo e sono certo che queste precisazioni significhino che questa sarà la politica della Bce nelle prossime settimane e mesi, come è assolutamente necessario che sia».

Le Borse asiatiche

Le Borse asiatiche hanno registrato cali dopo panico sulla scia del tonfo di Wall Street, per i timori legati alla pandemia di coronavirus, il tonfo di Wall Street che ha registrato il peggior calo dal Black Friday del 1987, dal Black Friday del 1987. Tokyo è stata la peggiore in Asia che ha chiuso in ribasso del 6,08% a 17.431,05 punti (ai minimi in 30 anni) in una seduta contrassegnata da una forte volatilità, mentre Seul segna un ribasso del 2,51%, dopo un avvio in calo di oltre l’8%.
In rosso la Cina con Shanghai (-1,23%), Shenzhen (-1%) e Hong Kong (-2,5%). Male anche Seul (-3,4%) mentre sono in rialzo Mumbai (+1,3%). Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 105,40 e sull’euro a 118,20. Segnali rassicuranti per i mercati sono arrivati dal Giappone, che pensa a iniziative «senza precedenti» per contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia, ha detto il ministro delle Finanze, Taro Aso, e da Seul dove la banca centrale, in seguito a una riunione di emergenza, ha reso noto di star valutando nuove misure per stabilizzare il mercato finanziario, mentre la banca centrale australiana ha iniettato 8,8 miliardi di dollari australiani (5,52 miliardi di dollari) nel sistema finanziario.

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